La tavola dipinta Cristo in maestà tra i Santi Felice e Fortunato (75x50 cm.) di anonimo veneto, datata 1381
Questa tavola dipinta, opera di anonimo datata 1381, risulta essere il primo dipinto pubblico del Comune di Chioggia commissionato come ex voto per la ricostruzione della città dopo la disastrosa guerra contro i genovesi.
Cristo appare in maestà, benedicente e con il vangelo aperto, secondo l’iconografia latina.
Ai lati Felice e Fortunato, i due fratelli martiri patroni della città.
Il primo, in atteggiamento militaresco, l’altro, con gesto allocutorio o di cauto ammonimento.
I tre personaggi sono indicati con i rispettivi nomi dipinti su fondo rosso, mentre sulla predella compare l’iscrizione con i nomi dei committenti e gli stemmi della città e del podestà Pietro Giustiniani.
La tavola esprime l’invocazione ai Santi Patroni per intercedere presso il Redentore al fine di ottenere la benedizione e la protezione della città dopo la devastante esperienza bellica.
Il dipinto appare come insegna e simbolo sotto cui ricostituire l’identità della città con l’evidente intento di riconoscere e sottolineare l’eminenza e il ruolo svolto dai SS. Patroni nella ricerca dell’amore e della pace politica e sociale.
Il ricco abbigliamento dorato e borchiato che indossano i santi tende a sottolineare la rivendicata autonomia della città liberata per intercessione dei Patroni, avvolti nel mantello delle più alte gerarchie militari dei “capitani da mar”.