Il polittico Storie di San Martino, attribuito alla bottega di Lorenzo Veneziano (190x255 cm.)
Il polittico proviene dalla collegiata medievale di San Martino di Sottomarina (Clodia Minor) e assieme alla VERGINE in Trono con BAMBINO e Santi, costituisce un brano pittorico che taluni hanno considerato opera unitaria che nei secoli ha subito smembramenti, separazioni e collocazioni diverse.
L’opera, considerata nel suo insieme, raccoglie e sintetizza, in effetti, le istanze storiche e religiose delle comunità di Clodia Maior e Clodia Minor; testimonianza dunque che assume il valore di rappresentatività della civiltà figurativa, politica e religiosa clodiense e del territorio della metà del Trecento.
Uscita da un recente restauro, dopo quello del Pelliccioli degli anni ’50, ha trovato finalmente degna collocazione, dopo un peregrinare lungo e sofferto, nel Museo Diocesano della Città.
Dopo la Guerra di Chioggia questo polittico fu custodito nel tempietto costruito a Chioggia vicino alla cattedrale per volere degli abitanti di Clodia Minor, per venerare il proprio patrono.
E’ composto, oltre che dal Martino a cavallo al centro della composizione, da 12 scene della vita e dei miracoli che costituiscono una sorta di trittico.
L’altorilevo ligneo, posteriore di circa un secolo rispetto alla parte dipinta, rappresenta il giovane Martino a cavallo nell’atto di dividere la clamide col povero ignudo.
Paolo Veneziano ne ideò l’esecuzione che fu portata a termine con la collaborazione dei figli Luca e Giovanni.
Gli sfondi dorati su cui si stagliano le singole scene e i vari interventi cromatici, ricordano la dimensione soprannaturale: l’oro, che esalta l’emanazione divina e l’assoluta trascendenza; l’aureola, che cinge il capo del Santo, evidenziandone il carisma e la nobiltà dello Spirito; i mantelli, nero nelle vesti di monaco, rosso, in quelle vescovili, vogliono ricordare la Penitenza e la Carità, le doti più spiccate del Santo.