Visita di Maria a Santa Elisabetta

La pala della Visita di Maria a Santa Elisabetta di Francesco Fontebasso (1772)

Questa pala d’altare del pittore veneziano Francesco Fontebasso, destinata alla Cappella della Visitazione della Chiesa del Patrocinio della Beata Vergine Maria, comunemente chiamata dei Filippini, costituisce un dono che il conte Ludovico Manin, figlio dell’ultimo doge di Venezia, volle offrire a questa Congregazione filippina, in pendant con quella della Vergine fra i Santi Filippo Neri e Francesco di Sales, fatta realizzare dallo stesso artista e riservata invece alla Cappella di San Filippo.

La figura del Fontebasso rappresenta una delle più autorevoli fra quelle che hanno seguito le indicazioni di Sebastiano Ricci, ma soprattutto di Giovanbattista Tiepolo, costituendo un anello di congiunzione fra i due grandi maestri veneziani del XVIII secolo.
In quest’opera di carattere devozionale, che fu uno dei vari generi seguiti dall’artista, il Fontebasso risente della lezione tiepolesca, ma, pur mancando dell’originalità e della fantasia inesauribili del grande maestro veneziano, egli mette in luce una certa energia plastica presente nei personaggi, ottenuta con un attento e sapiente studio della luce.
Il motivo espressivo più interessante e ricco di delicata poesia appare sicuramente quello centrale, il momento cioè dell’incontro fra le due protagoniste, che sembrano lievitare nello spazio in perfetta intimità e isolamento, animate da una delicatezza femminile di rara intensità.
Con queste note il Fontebasso ha saputo raggiungere un livello di indiscutibile maestria.

 

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