La tela La Consacrazione di San Nicolò, vescovo di Myra di Pietro Damini (1619 ca.)
E’ un’opera realizzata dal pittore di Castelfranco veneto Pietro Damini per la chiesa di S. Nicolò, l’edificio religioso più antico della città, edificato nei primi anni del 1200 e affidato ai padri Agostiniani, in seguito affiliati alla famiglia religiosa degli Eremitani di Padova.
Dopo vari interventi di ristrutturazione subiti nel corso dei secoli, durante il 1600 l’edificio viene sottoposto a radicali modifiche strutturali che ne hanno stabilito la definitiva conformazione. Proprio alla fine della seconda decade del secolo, soprattutto in linea con il clima controriformistico del tempo, teso a rinnovare l’iconografia e lo spirito delle rappresentazioni figurative, trova origine questa opera di Pietro Damini destinata, assieme a quella di Andrea Vicentino, alla nuova decorazione della chiesa.
La Consacrazione di San Nicolò, vescovo di Myra, di grande suggestione non solo per l’impatto visivo offerto dagli astanti in primo piano, ma anche per l’efficace e ariosa ambientazione, risplende, dopo il recente restauro, per la luminosità e l’ampiezza della gamma cromatica, e mette in evidenza una grande abilità e precisione grafica che si esplica sia nella attenta e precisa analisi dei personaggi, sia nella restituzione diligente e accurata dei dettagli architettonici dell’ampia scena che si espande alle spalle dei protagonisti.