Gli affreschi dell’abside, della cupola, del transetto e della cappella del Santissimo e quelli del soffitto della navata (1912- 1927)di Giuseppe Cherubini
Il presbiterio, la cupola poligonale e il transetto di questa basilica si presentano come un prezioso scrigno dalle evidenti connotazioni baroccheggianti.
L’ampio complesso decorativo è opera dell’anconetano Giuseppe Cherubini che a tempera su intonaco secco ha illustrato tematiche dottrinali, gli Evangelisti, le glorie angeliche e altri soggetti religiosi.
Il tondo centrale della cupola ottagonale risplende con una luminosa Gloria di angeli.
Sul nastro sottostante sono rappresentate Le quattro Virtù Teologali dipinte con la tecnica a grisaille su uno sfondo a finto mosaico dorato, alternate a riquadri a vivaci decorazioni vegetali in corrispondenza delle varie finestre.
Il tamburo sottostante la volta appare animato da una moltitudine di Angeli musici e cantori, accompagnati da numerosi e vari strumenti musicali.
Queste delicate figure fanno la loro presenza anche dietro le finte balconate in legno dipinto a finto marmo: in tal caso queste figure non sono dipinte ad affresco, ma su tela.
Nella varietà degli strumenti musicali si evidenzia fortemente la prodigalità nell’uso della foglia d’oro e d’argento, che connotano la personalità dell’artista assai vicino allo stile Liberty, dal quale appariva molto attratto.
Sui pennacchi della crociera appaiono i Quattro Evangelisti con i loro simboli, ugualmente emergenti su falso mosaico.
Nella parte centrale del tamburo domina l’efficace ovale del Martirio di S. Andrea, opera di Antonio Marinetti detto il Chiozzotto, dall’originale effetto prospettico. L’allievo del Piazzetta offre un’efficace prova di originalità compositiva, di senso cromatico e perizia nello studio anatomico.